Robotica creativa, ovvero come assemblare e programmare un robot lasciandosi guidare dall’immaginazione. La robotica creativa è un metodo di apprendimento non convenzionale basato sul concetto di edutainment (educare giocando). Ha molte affinità con la robotica educativa: gli obiettivi sono praticamente gli stessi, cambia il modo in cui vengono raggiunti.
Robotica creativa, cos’è
La robotica creativa avvicina i più piccoli al mondo della robotica in modo spontaneo, come fosse un gioco. Il punto di partenza può essere un kit robot da montare e programmare (ma non necessariamente) secondo i propri gusti, senza schemi o modelli predefiniti da seguire. Il bambino immagina un robot e lo realizza con gli strumenti che ha a disposizione, è lui a deciderne la forma e le caratteristiche. Da questo punto di vista, la robotica creativa pone meno paletti rispetto alla robotica educativa, di cui parleremo meglio nel prossimo paragrafo.
Gli “ingredienti” necessari per dare sfogo alla propria fantasia sono un kit robot versatile come Lego Wedo 2.0 e un microcontrollore Arduino da programmare con S4A, una versione modificata di Scratch.
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Scratch è un linguaggio di programmazione per la robotica educativa e il coding. Per saperne di più puoi leggere gli articoli Come usare Scratch: una guida su tutto quello che ti serve sapere e Scratch Junior: così i bambini imparano a programmare).
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Il risultato finale sarà un robot inedito, originale, ulteriormente personalizzabile – se volete – anche eventualmente con parti aggiuntive da stampare in 3D.
Robotica educativa, a scuola è già realtà
La robotica creativa come dicevamo è una variante della robotica educativa. Quest’ultima è un approccio didattico innovativo pensato per bambini e ragazzi di tutte le età. Ormai da qualche anno viene utilizzata in scuole di ogni ordine e grado come alternativa ai metodi di insegnamento tradizionali. L’idea che sta alla base di questa disciplina è riassumibile in due parole: learning by doing, imparare facendo. La robotica educativa facilita l’apprendimento delle materie STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica), stimola la logica e lo sviluppo del pensiero computazionale. Il tutto in un contesto ludico. Lo strumento di cui si serve in genere è un kit robot da costruire e programmare sotto la supervisione di un insegnante. In commercio ne esistono diversi modelli, suddivisi per fasce di età e livello di difficoltà: dai kit per bambini di 3-4 anni a quelli pensati per gli studenti della scuola primaria e secondaria.
A proposito di robotica educativa puoi leggere anche:
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